Crediamo che la tecnologia blockchain e le altre tecnologie per la gestione dei registri distribuiti (DLT, distributed ledger technologies) avranno un enorme impatto sulla nostra società modificando radicalmente il rapporto tra istituzioni e cittadini, tra imprese e consumatori, con ricadute su questioni fondamentali come la partecipazione democratica, la libertà di stampa, la trasparenza delle istituzioni, la difesa dell’ambiente, il rapporto tra nazioni e popoli, l’equa e razionale distribuzione delle risorse.
Siamo convinti, in questo senso, che le tecnologie DLT abbiano un potenziale pari a quello dimostrato da Internet negli ultimi vent’anni, se non superiore. Esse stanno mettendo in discussione modelli di business, catene del valore e ruoli consolidati in molti ambiti della produzione di beni e servizi. Allo stesso tempo, tuttavia, tali tecnologie pongono sfide di carattere politico, filosofico e legale che non possono essere ignorate.
Pensiamo altresì che la capacità di trasformare il mondo non appartenga alla tecnologia in sé, ma che spetti agli individui e alle loro istituzioni scegliere in che modo indirizzare l’innovazione, con senso di responsabilità. Abbiamo dunque il compito di definire le condizioni in cui si svilupperà nei prossimi anni il progresso nel campo della blockchain e delle DLT, le quali non sono tecnologie buone né cattive, ma neppure neutrali.
Com’è noto, Bitcoin è la più grande implementazione di tecnologia blockchain finora realizzata. Essa ha dimostrato la possibilità di creare una rete globale in cui transazioni e scambi di valore sono realizzati in modo sicuro senza la necessità di intermediari. Al di là di evidenti limiti e contraddizioni, Bitcoin rappresenta per noi l’esempio di una nuova forma organizzativa: quella dei mercati abilitati da criptovalute.
Riteniamo che tale modello evolverà in due direzioni. Da un lato esso favorirà la diffusione di mercati a sorveglianza decentralizzata e basata su incentivi. Dall’altro consentirà, grazie al meccanismo dei contratti intelligenti (smart contract), di favorire la nascita di nuovi tipi di scambi e di mercato attingendo alle risorse su scala globale, senza sostenere i costi infrastrutturali che gravano sugli operatori di oggi.
Vogliamo dunque contribuire allo sviluppo dell’economia della blockchain e delle DLT in generale attraverso un approccio laico, multidisciplinare e inclusivo con l’obiettivo di incoraggiare l’applicazione di tale tecnologia e di agevolare l’adozione di un quadro normativo e regolatorio favorevole.
Con l’Associazione Italiana Blockchain ci proponiamo i seguenti obiettivi:
stimolare un dibattito serio e approfondito su blockchain e DLT facendo appello a tutte le competenze disponibili nel nostro Paese;
creare un network con gli attori che operano a livello internazionale su questi temi e sostenere lo sviluppo di un ecosistema fertile, aperto e dinamico;
sostenere azioni di ricerca interdisciplinari e orientate al modello dell’open innovation;
divulgare, con azioni mirate ad ogni livello, la conoscenza dei protocolli e delle tecnologie sottese alla blockchain e alle DLTs nonché le loro implicazioni sociali ed economiche;
proporre piani strategici di sviluppo e applicazione di soluzioni a registro distribuito;
contribuire alla consapevolezza delle istituzioni sulle potenzialità di tale tecnologia e della sua applicazione al governo del Paese e ai rapporti con i cittadini;
promuovere l’adozione di standard di operatività e di accesso.
Scarica lo statuto completo in formato pdf.
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1 | 523,6 KB | Statuto - Associazione Blockchain Italia |